Visita a Rovereto Città della pace

Per la ricorrenza dei 100 ANNI dalla Prima Grande Guerra Mondiale 1915/1918, il Gruppo Alpini hanno organizzato una giornata a Rovereto … Città e luoghi che sono stati al centro della Grande Guerra e che ora vogliono simboleggiare LA PACE.

Cosi alle ore 6 del mattino 50 “Soldati” di Castel Rozzone sono partiti per Rovereto, con noi c’erano Don Riccardo e il Sindaco Giusy.

Prima fermata il parcheggio dell’Ossario di Castel Dante … abbiamo aspettato l’apertura dei cancelli facendo una colazione alpina a base di pane e salame, pancetta e formaggio e chi voleva anche un buon caffè il tutto in una atmosfera allegra e spensierata.

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All’apertura dei cancelli dell’Ossario di Castel Dante l’allegria si è trasformata in un rispettoso silenzio e riflessione personale. Ai margini della strada di accesso sono visibili alcune opere militari (trincee) ottimamente conservate, costruite dai fanti della Brigata Mantova dopo aver conquistato la posizione sul colle nel dicembre 1915.

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Il Sacrario è una struttura enorme, con una scalinata che porta all’ultimo piano, si scende dall’interno nei 3 piani in corridoi circolari dove riposano 20.000 soldati di diverse nazionalità (italiana, austriaca, cecoslovacca e ungherese, noti e ignoti) è stato toccante vedere tutte quelle lapidi con i nomi di tutti quei ragazzi, mandati incontro alla morte per la nostra Patria, la nostra Bandiera. Quella stessa Patria e Bandiera che tanti ragazzi di oggi scherzano e deridono senza darle il giusto valore. Valore al sacrificio di tutti quei ragazzi che hanno dato la vita per permettere a noi di avere un’Italia Unita e democratica … e forse anche fin troppo libertina. Intorno all’ossario i resti del castello medioevale dei Signori Lizzana, dimora del poeta Dante Alighieri nel XIII secolo, da qui il nome Castel Dante.

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Usciti dall’ossario saliamo attraverso il sentiero della pace, alla vicina Campana (Maria Dolens), un posto bellissimo che trasmette serenità e pace, entrati nel piccolo museo vediamo un filmato dove spiega il perché e il come della costruzione della Campana, costruita come segno di Pace per tutti i popoli della terra, fondendo armi pesanti e cannoni di tutte le Nazioni che hanno partecipato al conflitto, ed il perchè è stata posizionata su questa terrazza naturale che guarda tutta la valle del Trentino, dove si svolgono manifestazioni per promuovere la pace, la non violenza e i diritti umani.

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Per arrivare alla campana si deve attraversare il viale delle Bandiere, emozionante passeggiare tra tutte le bandiere delle nazioni come testimonianza di pace, in fondo al viale eccola là, Maria Dolens abbracciata da due tribune dove la gente si può sedere, riposare e riflettere aspettando le ore 12:00 quando la Campana emette i suoi 100 rintocchi, affacciata sulla valle dove tutti la possono vedere.

E con questa atmosfera Don Riccardo ha celebrato la messa, sotto la campana che da pace ed emozioni, ricordando e pregando per i caduti di tutte le guerre e anche per tutti gli alpini che ancora oggi diffondono i valori di pace e solidarietà.

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Finita la messa come non immortalare tutto il gruppo sotto la campana!!! Ed ecco che alle ore 12 puntualissima Maria Dolens ci ha regalato il suo particolare suono, segno di pace e vita, voce della coscienza di tutti i popoli.

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E si la Campana ci ha fatto capire che era mezzodì, ora di pranzo, così dopo le foto ricordo e l’acquisto di souvenir ci siamo diretti al ristorante a pochi chilometri da lì, vicino al bellissimo Eremo di San Colombano.
Così dopo aver riempito lo stomaco e riposato, un gruppetto di valorosi, con a capo Don Riccardo, Ester e Gusta, siamo andati all’Eremo, fortunatamente visitabile visto che le aperture vengono gestite da volontari del paese e non sempre è aperto.

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Dopo una camminata di mezz’ora e la scalata di 102 gradini scavati nella roccia, arriviamo all’Eremo di San Colombano costruito su uno strapiombo di 120 metri, abbiamo potuto vedere una bella chiesetta incastonata nella roccia, dove all’ interno custodisce la grotta dell’eremita … dopo una preghiera torniamo al ristorante per riunire il gruppo e partire alla volta del Museo della Grande Guerra a Rovereto.
Un Museo bello e ben curato, inserito nel castello Medioevale “Castel Veneto” utilizzato anche come caserma dagli austriaci. La visita che si snoda in tutte le sale del Castello, che raccolgono armi, uniformi, opere d’arte, fotografie, cimeli, oggetti di uso quotidiano nelle trincee, lettere e diari.

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Dalla Rocca del Castello godiamo del bellissimo paesaggio di Rovereto. Non ancora stanchi, usciti dal museo, passeggiamo per le viuzze deserte del centro storico, attraverso la porta San Marco , la contrada della Terra, viuzze dove Il Filosofo Rosmini nacque e concepì la sua idea dell’essere. Ogni angolo di queste strade parla di storia.

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Dopo un’intensa ma bellissima giornata dove non ci siamo fatti mancare nulla … siamo partiti per far rientro al nostro paese pieni di emozioni, per le cose viste e con nel cuore il suono della campana della pace.
Un grazie mille a tutti Voi per lo spirito di adattamento e per la bellissima giornata che Voi con la Vostra presenza avete regalato a noi Alpini!!!

Grazie Mille e ….. alla prossima gita !!!

Capogruppo Cortesi Benedetto


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